La Foresta del Cansiglio presenta una notevole ricchezza delle comunità vegetali (=vegetazione): le lame con le loro fitocenosi palustri, le torbiere attive e le torbiere inattive (habitat rari e in via di scomparsa, con specie rare e protette, presenti nelle Liste Rosse), i prati umidi che sfumano gradualmente nei prati-pascoli circostanti in cui è attivo l’allevamento del bestiame, le siepi (che nel corso dei secoli sono state per lo più eliminate per far posto ai prati-pascoli), le faggete e i boschi di abete rosso che da secoli sono oggetto di selvicoltura, le aree che in passato sono state oggetto di rimboschimenti, gli ambienti rocciosi e infine la vegetazione sinantropica tipica degli ambienti molto antropizzati. Tale ricchezza di fitocenosi è da correlare alla geologia, alla morfologia, ai suoli e al clima della zona. In questa Foresta l’azione antropica è stata ed è molto forte; appare di primaria importanza, per il mantenimento dell’elevata ricchezza e biodiversità, attuare un’attenta gestione dei siti e degli habitat e delle stazioni floristiche.
In Cansiglio è presente il raro fenomeno dell’inversione della vegetazione (causato dalla inversione termica). Partendo dalle quote più basse e salendo lungo i versanti, ci sono: 1-praterie secondarie con la vegetazione zonale delle lame e delle torbiere; 2-fascia a Juniperus communis e Berberis vulgaris, ridotta a pochi relitti; 3-boschi di abete rosso, spesso frutto di rimboschimenti; 4-boschi di faggio, che rappresentano la vegetazione climax. Le praterie del Cansiglio sono tutte di origine antropica, cioè derivano dalla eliminazione di boschi preesistenti (le praterie primarie sono quelle che si trovano sopra il limite altitudinale superiore del bosco). Le faggete invece rappresentano la vegetazione climax, cioè la vegetazione in equilibrio con l’ambiente e il clima del Cansiglio. I boschi di abete rosso sono spesso di origine secondaria, frutto di passati rimboschimenti. Le lame sono pozze d’acqua di origine ombrotrofica che si sono formate all’interno di concavità del terreno (spesso doline), caratterizzate da vegetazione igrofila e idrofila. In Cansiglio alcune lame si sono evolute in torbiere, ricche di habitat e specie rare, dei veri tesori di biodiversità.